Esami che potrebbe prescrivere l’urologo

In caso di problemi alle vie urinarie il primo passo è quello di rivolgersi al medico già all'apparire dei primi sintomi, in modo da poter individuare il problema e affrontarlo subito. Ma quali sono gli esami che potrebbe prescrivere l'urologo per approfondire la sua analisi? Vediamo i più comuni e in che cosa consistono.
Esame del sangue e delle urine
Uno degli esami che potrebbe prescrivere l'urologo per una corretta diagnosi nel caso di disturbi e problemi alle vie urinarie è un esame delle urine, che comprende:
- un esame chimico fisico;
- un esame microscopico del sedimento.
L’esame si effettua su un piccolo quantitativo di urina e viene prescritto per valutare le condizioni di salute complessive di una persona, ma anche per diagnosticare o approfondire disfunzioni renali, infezioni delle vie urinarie e malattie sistemiche. È inoltre un esame di routine prima di un ricovero ospedaliero.
Lo stesso discorso vale per gli esami del sangue, che un urologo può prescrivere anche per valutare lo stato di salute della prostata indagando il dosaggio nel sangue dell'antigene prostatico specifico (PSA), un enzima prodotto dalla prostata allo scopo di mantenere fluido il liquido seminale.
Esami urologici specifici: cos'è l'uroflussometria
Tra gli esami che può prescrivere l'urologo, l' uroflussometria è uno dei più semplici e meno invasivi, dal momento che consiste nell'urinare in uno strumento (flussometro) che si presenta come un normale water.
In realtà questo è in grado di registrare e di riprodurre in forma grafica il flusso della minzione istante per istante.
Si tratta di un esame dal costo medio basso che viene in genere consigliato a pazienti che hanno difficoltà ad urinare oppure a svuotare completamente la vescica.
Esame urodinamico, di cosa si tratta?
L’esame urodinamico è un esame che può essere prescritto dall'urologo per approfondire una diagnosi di incontinenza urinaria o di altre anomalie e disfunzioni vescicali.
Al paziente viene inserito un sottile tubicino all'interno della vescica per misurare la quantità di urina eventualmente rimasta al suo interno dopo la minzione e la pressione che si sviluppa all'interno della vescica; un altro catetere inserito nel retto misurerà invece la pressione all'interno dell'addome.
In una seconda fase la vescica del paziente viene riempita con un apposito liquido e gli viene chiesto di urinare all'interno di una particolare poltrona, mentre i cateteri misurano la pressione, i volumi e la forza di contrazione sviluppati.
Si tratta di un esame che può confermare una diagnosi di vescica iperattiva o aiutare ad indagare su patologie legate alla vescica e alla prostata.
Ecografia prostatica trans rettale
L'ecografia prostatica trans rettale è un esame ecografico che permette di studiare la prostata nel dettaglio, constatandone un eventuale ipertrofia benigna o i segni di una infiammazione acuta o cronica. Grazie a questo esame, che può risultare un po' fastidioso per il paziente, è possibile diagnosticare eventuali patologie in fase molto precoce, dando così maggiori possibilità di guarigione.
Cos'è la biopsia della prostata
La biopsia della prostata è un ulteriore esame che l’urologo può prescrivere per dare la certezza dell'eventuale presenza di un tumore.
Si esegue per via trans rettale o trans perineale con una anestesia locale e sotto guida ecografica: il medico inserisce un sottile ago nella prostata e preleva dei campioni, che vengono poi sottoposti ad un esame istologico.