Prendersi cura

Visita urologica maschile: cos’è, perché farla e come si svolge

La visita urologica, per molti uomini, è un momento imbarazzante o motivo di ansia. Per questo, capire come si svolge una visita urologica maschile può essere d'aiuto. La visita non è né dolorosa né invasiva, ma prevede comunque una palpazione del basso addome, della zona genitale e un‘esplorazione rettale che consentono al medico di effettuare una prima valutazione di eventuali problematiche.

Visita urologica maschile: quando è necessaria e a cosa serve

La visita urologica maschile viene di solito richiesta dal medico di base quando il paziente lamenta disturbi legati alle vie urinarie o agli organi genitali.

Abbinata ad eventuali esami specifici, consente di individuare la possibile presenza di patologie legate alle vie urinarie come:

  • infezioni;
  • calcolosi;
  • disturbi della minzione (ad esempio incontinenza urinaria o difficoltà a urinare);
  • tumori degli organi dell'apparato urinario; 
  • prostatiti e pertrofia prostatica benigna;
  • disfunzioni sessuali.

Non è necessaria nessuna preparazione specifica prima di sottoporsi ad una visita urologica maschile e non c'è nessun tipo di controindicazione nel farla.

Visita urologica maschile: l’anamnesi e la valutazione dell’apparato genitale

Per prima cosa l' urologo cercherà di raccogliere il maggior numero possibile di informazioni sul paziente, sul suo stato di salute e sulle sue abitudini: di certo vorrà sapere se il paziente fuma o beve, se svolge abitualmente attività fisica, qual è l'alimentazione seguita, se assume farmaci ed eventualmente quali, se in famiglia ci sono altri casi di malattie urologiche e così via.

Dopo questa prima fase, detta di anamnesi, si passa alla visita urologica vera e propria, che per gli uomini consiste innanzitutto nella valutazione del basso addome e dei genitali esterni.

Visita uroglogica: valutazione dello stato di salute della prostata e gli esami specialistici

In caso di disturbi della minzione, o comunque se l'età del paziente supera i 50 anni, è fondamentale effettuare una visita urologica, la palpazione della prostata per verificarne le dimensioni, la consistenza ed eventuali anomalie.

A queste prime indagini, se lo ritiene necessario, l’urologo può prescrivere ulteriori esami come, ad esempio:

un esame delle urine;

un esame del sangue;

una uroflussometria;

un'ecografia dell'apparato urinario/genitale 

Tali approfondimenti consentono di avere un quadro clinico il più completo e preciso possibile soprattutto se messi a confronto con eventuali altri esami effettuati fino a quel momento in relazione al problema urologico