Le buone abitudini

Diagnosticare i disturbi genitourinari: le figure professionali cui rivolgersi

Si dice spesso che il primo passo per affrontare e alleviare i disturbi dell’apparato urinario, tra cui il problema dell’incontinenza, sia parlarne con il proprio medico, o con uno esperto, che potrà analizzare la situazione e, con il supporto di alcuni esami specifici, arrivare ad una diagnosi e ad una terapia adeguata. Questo è vero per uomini e donne, giovani e anziani. Ma a chi rivolgersi? Quali sono le figure di riferimento in caso di disturbi genitourinari?

La prima persona da interpellare in caso di problemi legati alle vie urinarie o all’apparato genitale è il medico di famiglia, che potrà prescrivere alcuni esami per valutare la situazione ed indirizzare il paziente dallo esperto indicato.
Le figure di riferimento per i disturbi genitourinari variano a seconda che il problema riguardi un uomo o una donna. 

Le figure di riferimento per i disturbi genitourinari femminili

Il primo esperto consultato dalle donne è il ginecologo, dal momento che spesso i disturbi urinari sono correlati ad alcune caratteristiche dell'apparato femminile e a possibili cambiamenti ormonali, come ad esempio quelli legati alla gravidanza e alla menopausa. 

Sempre per il trattamento dei disturbi urogenitali femminili esiste anche la figura dell'uroginecologo, consultato soprattutto nel caso di problemi urologici più seri e che richiedono un approccio più specifico.

Durante la gravidanza, poi, anche l'ostetrica può essere un'importante figura di confronto, utile per chiarire i dubbi delle neomamme e per insegnare loro gli esercizi di Kegel (link) specifici per le gestanti e nel post parto.

Le figure di riferimento per i disturbi genitourinari maschili

L' urologo in genere si occupa delle problematiche delle vie urinarie e dell'apparato urogenitale maschile. 

Questo esperto è il punto di riferimento soprattutto per gli uomini con più di 50 anni di età che iniziano a soffrire di problemi alla prostata. 

In realtà dovrebbero rivolgersi all'urologo uomini di tutte le età, per fare prevenzione e monitorare eventuali piccoli disturbi.

Anche le donne possono richiedere un consulto dall’urologo: in determinate situazioni, infatti, una visita dall'urologo risulta più specifica e approfondita rispetto a quella di un ginecologo. 

La figura di riferimento per i problemi connessi all’apparato genitale maschile è, infine, l’andrologo.

Le proposte per una miglior presa in carico del paziente incontinente

Potrebbe essere opportuno propone di identificare, oltre a quelle già citate, anche la figura infermieristica di riferimento nella terapista della continenza, ovvero un professionista che si occupi di gestire la persona che soffre di perdite involontarie di urina sia a casa che in comunità o nelle residenze assistite. 

Questo tipo di terapista avrebbe il compito di:

aiutare il paziente a modificare le abitudini di vita per contrastare l'incontinenza;

educare il paziente alla corretta esecuzione degli esercizi di ginnastica pelvica e le nozioni principali di terapia comportamentale per l'incontinenza; 

monitorare l'applicazione delle indicazioni dello specialista e i risultati ottenuti.