Prendersi cura

Batteri buoni e cattivi dell’apparato urinario

Quando si parla di batteri dell'apparato urinario si dà per scontato che siano batteri nocivi. In realtà è così nel caso delle infezioni alle vie urinarie, ma ci sono anche batteri dell'apparato urinario che svolgono un’azione benefica.
Vediamo le differenze tra le due specie.

I batteri benigni dell’apparato urinario

In un soggetto in salute, di norma, i batteri non sono presenti nelle alte vie urinarie. Nell'uretra è presente invece una micro flora batterica del tutto innocua, che non provoca infezioni o altri disturbi.

Batteri non patogeni, come i lattobacilli gram positivi, se presenti in quantità normali nella vescica e nella zona periuretrale, impediscono la proliferazione dei batteri nocivi.

Le sostanze chiamate glicosamminoglicani, una specifica proteina renale presente nelle urine e le immunoglobuline sulla parete vescicale, costituiscono un naturale meccanismo di difesa, impedendo ai batteri patogeni di proliferare e di aderire ai tessuti della vescica.

I batteri nocivi dell’apparato urinario: quali sono e come riconoscerli

In genere, specie nelle donne, le infezioni delle vie urinarie sono provocate dalla risalita di batteri dalla vagina e dal retto alla vescica attraverso l'uretra. 

Il principali  batteri responsabili delle infezioni urinarie sono:

  • l’Escherichia Coli, normalmente presente nell'intestino;
  • lo Staphylococcus saprophyticus epidermidis e fecalis;
  • la Chlamydia trachomatis e il Mycoplasma hominis, che si possono trasmettere anche attraverso rapporti sessuali.

Occasionalmente, vengono trovati poi Proteus Mirabilis, Enterococci o Klebsiella spp. 

Solo un esame specifico permette di identificare con certezza il batterio responsabile dell'infezione alle vie urinarie e dare modo al medico di prescrivere la terapia più adatta.

In genere tra i sintomi di un'infezione alle vie urinarie ci sono:

  • dolore al basso ventre; 
  • bruciore durante la minzione; 
  • sensazione di dover urinare frequentemente;
  • brividi e febbre (meno comuni dei precedenti). 

In alcuni casi però, la presenza di batteri nelle urine si verifica senza dare luogo ad una sintomatologia che possa far capire che ci sia un'infezione in corso. Sono le situazioni in cui si parla di batteriuria asintomatica.

Come ridurre il rischio di risalita dei batteri patogeni

Per ridurre il rischio che batteri patogeni arrivino alla vescica e vi proliferino, ci sono alcuni piccoli accorgimenti da seguire: 

  • non trattenere la pipì per lunghi periodi;
  • cercare di svuotare completamente la vescica ad ogni minzione, per impedire il ristagno dell’urina;
  • effettuare una corretta igiene intima con prodotti non aggressivi e con movimenti che vanno da dietro a davanti e non viceversa;
  • evitare la stipsi e l'alterazione della flora batterica intestinale.