Esame delle urine, tipi di test e valori a cui fare caso

L'esame delle urine è ormai considerato uno degli esami standard a cui ci si dovrebbe sottoporre in maniera periodica per controllare il proprio stato di salute e che viene prescritto anche nel caso in cui ci sia qualche sintomo da approfondire. Ma quali sono i tipi di esami delle urine da poter eseguire e quali i valori a cui fare caso?
Esame delle urine: test rapido, in cosa consiste e cosa verifica
Il test rapido su urina consiste in una striscia che deve essere immersa nell'urina per alcuni istanti e che cambia colore in base alla concentrazione di sostanze specifiche: i colori che può assumere possono essere confrontati con una tabella di riferimento di solito presente sulla confezione.
Si tratta di un test che può essere effettuato dal medico curante, in occasione di una visita prenatale o prima di un ricovero in ospedale per controllare se si rischia di contrarre infezioni del tratto urinario. È un esame che va eseguito in un laboratorio.
Esame urine completo
L'esame urine completo viene effettuato da un laboratorio specializzato, che in genere esamina:
- il colore e il peso specifico dell'urina;
- la composizione chimica;
- un esame al microscopio per individuare batteri, cellule e componenti cellulari e non.
Esame delle urine: cosa prendere in considerazione
Colore, limpidezza e odore sono gli elementi da prendere in considerazione quando si effettua un esame delle urine.
Questi sono infatti fattori che possono dare una prima indicazione dello stato di salute generale di una persona. Urine molto concentrate, scure e maleodoranti, ad esempio, possono indicare un apporto di liquidi insufficiente, mentre un aspetto torbido può segnalare un'infezione delle vie urinarie; al contrario un colore giallo paglierino normalmente indica uno stato di buona salute.
Oltre a ciò, è opportuno prestare attenzione a:
- densità: i valori standard in genere sono compresi tra 1010 e 1030; valori più bassi possono indicare una alterata funzionalità renale;
- ph: varia in base ad alcuni fattori, tra cui il tipo di alimentazione;
- proteine: il valore di riferimento deve essere inferiore a 15 mg/dL, anche se in alcune situazioni (come ad esempio in gravidanza) può variare. Una quantità molto maggiore potrebbe indicare un danno ai reni;
- corpi chetonici: composti prodotti dalle cellule epatiche normalmente presenti nel sangue. Una presenza eccessiva può far sospettare il diabete mellito, ma si può riscontrare anche in gravidanza o nei bambini in seguito ad episodi febbrili;
- emoglobina e bilirubina: l'emoglobina indica la presenza di sangue nelle urine ed è solitamente assente, mentre la bilirubina è prodotta dalla scissione dell'emoglobina; anch'essa normalmente dovrebbe essere assente;
- glucosio: lo zucchero presente nel sangue. Il livello nell’urina è personale, ma se il valore supera i 180 mg/dl si può sospettare il diabete mellito;
- nitriti: la loro presenza nelle urine può indicare un'infezione delle vie urinarie, mentre i nitrati sono sostanze normalmente presenti nelle urine in quanto prodotti di scarto del metabolismo degli alimenti;
- globuli bianchi e globuli rossi: i globuli rossi sono raramente presenti nelle urine e possono essere dovuti ad uno sforzo fisico intenso, esposizione a basse temperature oppure problemi come, ad esempio, infezioni, calcolosi o tumori renali. I globuli bianchi nelle urine, invece, possono indicare che è in corso un'infezione delle vie urinarie;
- cilindruria: i cilindri sono aggregati di proteine oppure globuli rossi o bianchi e possono indicare problemi ai reni;
- sali e cristalli: si tratta di composti chimici che, se le urine sono molto concentrate, si aggregano tra loro. In forte quantità possono indicare calcolosi renale;
- cellule epiteliali: possono essere normalmente presenti nelle urine, ma una quantità elevata può far pensare ad una infezione delle vie urinarie.